Dell’unità della lingua e dei mezzi di diffonderla
Insieme editoriale: Scritti linguistici editi
Trattato in cui Manzoni espone la sua posizione su quale debba essere la lingua dell’Italia unita. Il testo nasce da un incarico pubblico: diventato ministro della Pubblica Istruzione nel 1867, il milanese Emilio Broglio, sostenitore delle idee linguistiche manzoniane, nomina nel gennaio 1868 una commissione (suddivisa in una branca milanese e in una fiorentina) incaricata di «ricercare e di proporre tutti i provvedimenti e i modi coi quali si possa aiutare e rendere più universale in tutti gli ordini del popolo la notizia della buona lingua e della buona pronunzia», e chiama Manzoni a dirigere la sottocommissione milanese. Il breve testo prodotto da Manzoni, che compendia posizioni già espresse in scritti anteriori e messe in pratica nella seconda edizione dei Promessi sposi , parte dalla constatazione che la lingua italiana non esiste né nella forma parlata (il cui spazio è occupato dai diversi dialetti) né in quella scritta (poiché la lingua letteraria è insufficiente a coprire tutte le esigenze comunicative); e si propone due scopi: dimostrare che il mezzo più efficace per sostituire ai diversi dialetti una lingua comune è l’adozione di un idioma esistente, da individuarsi nel fiorentino vivo, reso illustre dai grandi autori del passato e provvisto di felici qualità espressive; e indicare come mezzo per ottenere tale effetto l’allestimento di un vocabolario che si costituisca come norma. Organizzata in forma argomentativa, come affermazione di tesi successive e risposta alle possibili obiezioni che contro tali tesi potrebbero sollevarsi, la Relazione non è un testo teorico, ma una proposta di politica linguistica, e il maggiore documento dell'attività pubblica di Manzoni e del suo rapporto col potere. In quest'ottica è essenziale la ripresa di un punto già chiarito da Manzoni nei suoi interventi precedenti, cioè che non alla lingua letteraria l'autore rivolge la sua attenzione, ma allo strumento comunicativo di una nazione, come si precisa in chiusura: «il signor Ministro ha sostituita la questione sociale e nazionale a un fascio di questioni letterarie».
- Struttura
Relazione, firmata da Alessandro Manzoni; segue la proposta di altri mezzi, oltre al vocabolario, per diffondere la lingua, firmata da Alessandro Manzoni, Ruggiero Bonghi, Giulio Carcano
- Storia del testo
Manzoni inizia a scrivere la Relazione a ridosso del decreto di nomina della commissione, datato 14 gennaio 1868. Lavora solo, senza la collaborazione degli altri commissari, ai quali il testo ormai steso sarà sottoposto per approvazione, e che saranno a quel punto incaricati di indicare in appendice i mezzi da affiancare al vocabolario per favorire la diffusione della lingua. Una prima minuta è testimoniata dal ms. autografo Manz. B. XII.1, di cui il figlio Pietro prepara una copia, probabilmente destinata alla tipografia (Manz. B. XII.2). Il 19 febbraio 1868 Manzoni invia a Broglio una copia autografa della Relazione (Biblioteca Reale di Torino, ms. Varia 30), che nella lettera di accompagnamento definisce «scarabocchiata», perché reca ancora alcune correzioni. Altre correzioni autografe sono documentate dalle bozze di stampa per la «Nuova Antologia» (Manz. B. XXX. 21). Stella 2010 ipotizza l'esistenza di una versione del testo Broglio precedente quella ora nota, ma successiva alla prima minuta. Su tale testo Manzoni interviene in fasi successive, e Pietro accoglie a sua volta nella copia che va realizzando le correzioni del padre. Stella postula inoltre la presenza di una copia di tipografia precedente l’invio dell’autografo Broglio, mentre dell'esistenza di un ulteriore giro di bozze, successivo a quello documentato, e ora perduto, informa una annotazione di Bonghi.
- Date di elaborazione
gennaio-marzo 1868
- Relazioni
- Testimoni manoscritti (vedi tutti)
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Manz.B.XII.1 •
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
(prima minuta)
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Manz.B.XII.2 •
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
(copia di mano di Pietro Manzoni)
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Varia 30 •
Torino, Biblioteca Reale
(copia autografa inviata da Manzoni a Emilio Broglio il 19 marzo 1868)
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Manz.B.XXX.21 •
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
(bozze per la Nuova Antologia con correzioni autografe)
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Manz.B.XII.1 •
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
- Prime edizioni
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- DELL'UNITÀ DELLA LINGUA, LA PERSEVERANZA = Manzoni Alessandro, Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla, in «La Perseveranza», 5 marzo, 1868
- DELL'UNITÀ DELLA LINGUA 1868 = Manzoni Alessandro, Dell'unità della lingua e dei mezzi per diffonderla, relazione di Alessandro Manzoni, agli amici colleghi Bonghi e Carcano, ed accettata da loro, in «Nuova Antologia», fasc. di Marzo, 1868, pp. 425-41
- Edizioni di riferimento
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- MARAZZINI-MACONI 2011 = Manzoni Alessandro, Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla, Edizione critica del ms. Varia 30 della Biblioteca Reale di Torino a cura di Claudio Marazzini e Ludovica Maconi, con due note di G. Giacobello Bernard e F. Malaguzzi, Castel Guelfo di Bologna, Imago; Società Dante Alighieri, 2011
- STELLA-VITALE 2000C = Manzoni Alessandro, Scritti linguistici editi, A cura di Angelo Stella e Maurizio Vitale, Milano, Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2000 (Edizione nazionale ed europea delle opere di Alessandro Manzoni, vol. 19)
- STELLA-DANZI 1990 = Manzoni Alessandro, Scritti linguistici, A cura di Angelo Stella e Luca Danzi, Milano, Arnoldo Mondadori, 1990 (I classici Mondadori)
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