MANZ.BRU. A.03. 102 [Postillato] Brusuglio, Villa Manzoni
- Presentazione
Il secondo tomo delle Opere del Della Casa contiene le Orazioni e le Lettere (pp. 127-257), riferibili queste ultime tanto all’incarico ufficiale di nunzio apostolico svolto da Della Casa quanto alla sfera più privata; trattano argomenti vari, come vari sono i loro destinatari.
Quello epistolare è considerato da Manzoni uno stile di grande utilità sul fronte della ricerca di una lingua viva, colloquiale e, per quanto possibile, mimetica del parlato. Citazioni dall’epistolario di Della Casa, per questa ragione, compaiono negli spogli manzoniani per il romanzo e nella trattazione sui Modi di dire irregolari, insieme ad altre opere del medesimo genere, come le lettere di Magalotti e di Salvini. La prima locuzione, «io non l'ho mica sposato», sottolineata nella lettera del 12 settembre 1551 a Pandolfo Rucellai viene citata anche nella postilla alla voce sposare della Crusca. Ciò permette quindi di collocare cronologicamente lo studio delle opere di Della Casa tra il 1824 e il 1827, nella fase più intensa degli studi linguistici manzoniani.
- Segni di lettura
- pp. 217, 222.
- Orecchie
- pp. 165, 177, 241.
- Nota sui segni non verbali
I due notabilia, affiancati rispettivamente da un segno a foggia di I e da una crocetta, sottolineano locuzioni notevoli.
- Opere correlate
- Fa parte di
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Della Casa, Giovanni <1503-1556>Opere di monsignor Giovanni Della Casa. Volume primo [-quarto] [Postillato]
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- Esemplari dello stesso insieme
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- 1 [Postillato]
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MANZ.BRU. A.03. 1022 [Postillato]
- 3
- 4 [Postillato]
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