MANZ.BRU. A.03. 101 [Postillato] Brusuglio, Villa Manzoni

{ Della Casa, Giovanni <1503-1556> }
{ Opere di monsignor Giovanni Della Casa. Volume primo [-quarto] } 1
Milano : dalla Società tipografica de' Classici italiani, contrada di s. Margherita, N. 1118, 1806
VII, [1], 347, [1] p., [1] c. di tav. : ritr. calcogr. ; 8o
Lingua: italiano
Contenuto: Notizie intorno alla Vita e alle Opere di M. Giovanni Della Casa scritte dal Sig. Abate Gio. Battista Casotti accademico fiorentino; In lode di Mons. Giovanni Della Casa; Per la nuova edizione dell'Opere di M. Gio. Della Casa dal Sig. Abate Gio. Battista Casotti; Ragionamento di Francesco Bocchi sopra le Prose vulgari di Monsignore Della Casa; Galateo, ovvero De' costumi di Mons. Giovanni Della Casa; Trattato degli Ufficj comuni tra gli amici superiori e inferiori scritto da M. Gio. Della Casa in lingua latina.
Note: Altro esemplare digitale: https://books.google.it/books?id=gdZKAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=opere+della+casa+1806,+vol.+1&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwik6f7D_ZXpAhWD_qQKHTFVC_4Q6wEIKjAA#v=onepage&q=opere%20della%20casa%201806%2C%20vol.%201&f=false
Presentazione

Come emerge in un passo del Sentir messa, Manzoni considera il Galateo un esempio di «purissimo» toscano: lo studio dell’opera si inserisce quindi nell’ampio solco dello spoglio della tradizione fiorentinista cinquecentesca. Una sola citazione dal Galateo confluisce anche nelle postille alla Crusca (al lemma nostrano), a fronte delle dieci tratte dalle Lettere.


Descrizione della postillatura

Oltre a un’ampia postilla cassata, ne rimane una più breve in cui Manzoni commenta un passo di Della Casa in cui l’autore cinquecentesco, a sua volta, commenta un’espressione dantesca (dall'incipit del XXV canto dell'Inferno) considerata volgare. Secondo Della Casa, infatti, non risulterebbe onesto, soprattutto da parte di una donna, citare il verso dantesco secondo la lezione originale, tanto che viene proposto come modello di decenza l'esempio delle donne che sostituiscono fiche con il termine castagne; «poco accorte», invece quelle che, «disavvedutamente», non intervengono a censurare ed edulcurare il testo originale; per Manzoni, invece, proprio loro sarebbero da definire «più innocenti» (perché non colgono alcuna malizia) e «meglio educate». Nonostante tale postilla non paia avere riscontro con altri scritti manzoniani, la citazione delle Opere di Giovanni della Casa nelle postille alla Crusca permette di collocare la postillatura al torno d'anni 1824-1827.

Data della postillatura

1824-1827

Strumento di scrittura
penna
Lingua delle postille
italiano
Tipologia delle postille
commento
Segni di lettura
p. 219.
Orecchie
pp. 159, 218, 219.
Edizioni
  • BRAMBILLA-BONGHI-SFORZA 1883-1898 = Manzoni Alessandro, Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni, pubblicate per cura di Pietro Brambilla, da Ruggiero Bonghi e Giovanni Sforza, Milano, Rechiedei, 1883-1898 (voll. 5)
Bibliografia
  • PESTONI 1981 = Pestoni Cesarina, Preliminare informazione sulle raccolte manzoniane, in «Annali manzoniani», 6, 1981, pp. 59-223

Fa parte di
  • Della Casa, Giovanni <1503-1556>
    Opere di monsignor Giovanni Della Casa. Volume primo [-quarto] [Postillato]

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