MANZ.BRU. A.03. 084 [Postillato] Brusuglio, Villa Manzoni

{ Firenzuola, Agnolo }
{ Opere di messer Agnolo Firenzuola fiorentino. Volume primo [-quinto] } 3
Milano : dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada del Bocchetto, n. 2536, 1802
341 [i.e. 343], [1] p., [1] c. di tav. : ritr
Lingua: italiano
Contenuto: Ritratto di Agnolo Firenzuola; Avviso degli Editori; Lettera al molto magnif. e nobiliss. Signor Lorenzo Pucci; L’Asino d’Oro di Apulejo traslatato da Messer Agnolo Firenzuola di latino in lingua Toscana. Libri dieci 7 e segg.
Note: Altro esemplare digitale: https://books.google.it/books?id=aElKAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=l%27asino+d%27oro+firenzuola&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjOoNH8otDbAhUIbcAKHUNPDQgQ6AEINTAC#v=onepage&q=l'asino%20d'oro%20firenzuola&f=false
Osservazioni sull'esemplare

Volume con notabilia, orecchie e segni di lettura.

Presentazione

Il volume non presenta postille esplicite, ma ciononostante è un prezioso documento dell’intensa campagna di spogli avviata da Manzoni sui testi della tradizione fiorentinista cinquecentesca. Alcuni dei notabilia all’Asino d’oro mostrano concordanze sia con le postille alla Crusca (dove compaiono ben 14 citazioni dall'opera (ai lemmi accompagnare, andare, aria, beveraggio, buono, capo, fatto, mio, profittare, provvisione, sconcio, sollevato, volere: ma si noti che ben dieci di queste citazioni non corrispondono a notabilia), che con la lingua della Seconda minuta del romanzo, offrendo così un solido appiglio per un’ipotesi di datazione della lettura del testo, che si può collocare così tra 1823 e 1827. Particolarmente rilevanti, inoltre, le orecchie non ripianate che ‘puntano’ luoghi precisi del testo (per cui si rimanda al contributo di Martinelli 2018A). Uno dei riscontri più interessanti tra i notabilia all'Asino d'oro di Apuleio e il romanzo riguarda l'allocuzione la mia donna che, come Manzoni osserva in postilla al lemma mio della Crusca, è comune tanto al fiorentino quanto al milanese. Assente nel Fermo e Lucia, l'allocuzione entra nella Seconda minuta: non solo infatti il peculiare utilizzo dell’aggettivo possessivo, ma l’intera formula ricavata da Firenzuola – che la usa per rendere l’allocuzione latina che Apuleio fa utilizzare a Lucio per apostrofare l’ostessa (libro I, cap. XXI): «parens optima» – trovano calzante utilizzo in una delle tante scene in cui Manzoni, con sapiente abilità, sa ricreare momenti di spiccia conversazione. È per esempio il caso di Sp XVI 22 e, soprattutto, di Sp XVIII 29, dove viene utilizzata da fra Galdino per apostrofare Agnese (in combinazione peraltro con un’altra locuzione ben testimoniata negli spogli manzoniani dei comici toscani) : «Oh la mia donna, che buon vento?»; poco oltre, al § 32, il frate ripete l’espressione, ora però in chiusa di battuta, come si trattasse di una sorta di intercalare: «Se i superiori dovessero render ragione degli ordini che danno, dove sarebbe l’obbedienza, la mia donna?»; la formula torna, quasi con insistenza, al § 34, accompagnata ora all’esclamazione eh (se il precedente oh poteva indicare meraviglia, ora fra Galdino esprime l’impossibilità di rispondere alla precisa domanda di Agnese, come se si trattasse di disegni per loro troppo complessi): «Eh la mia donna! lo sa il padre provinciale; se pure lo sa anch’egli»; nuovamente, al § 35: «Sentite, la mia donna; il padre Cristoforo era veramente un uomo […]» (ma in questo caso, probabilmente per assecondare una minima variatio, in Q Manzoni corregge con buona donna) e al § 37, nel congedo: «Niente, la mia donna; mi spiace per voi».
L’ultima occorrenza della locuzione ha invece come protagonista Renzo, che impiega l’espressione in un breve dialogo con un’anonima donna incontrata lungo le vie della Milano appestata: «Quanto al commissario che dite, la mia donna» (Sp XXXIV 21).


Segni di lettura
pp. 22, 27, 29, 30, 38, 40, 58, 220.
Orecchie
pp. 19, 23, 27, 28, 29, 40, 47, 55, 56, 57, 58, 70, 73, 77, 101, 105, 106, 111, 201, 215, 218, [220], 227, 232, 247, [250], 254, [i.e. 257], 255, 258 [i.e. 260], 260 [i.e. 262], 266 [i.e. 268]).
Opere correlate
Bibliografia
  • MARTINELLI 2018A = Martinelli Donatella, Dalle orecchie di lettura ai collettori: nel cantiere manzoniano delle postille di lingua, in «Prassi ecdotiche della modernità letteraria», 3, 2018, pp. 233-263

Fa parte di
  • Firenzuola, Agnolo
    Opere di messer Agnolo Firenzuola fiorentino. Volume primo [-quinto] [Postillato]

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