MANZ. 16. 0205 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
Pagina: 276
189.
Aver la sua. Salv. not. Tanc. p. 539: vattene, che tu hai avuto la tua, ci s'intende, <i>parte</i>.
Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 276
Termine o passo postillato: [p. 275] AVERE DI CHECCHÈ SIA. Parteciparne. Lat. alicuius rei participem esse. Gr. τὶ τινὸς ἔχειν. Buon. Fier. Intr. I. Dunque ell'avea del Satiro costei? E 1. 2. 4. Io vo' vedere. Di dargli nell'umore, e dire il vero, Ch'egli ha del galantuom. E appresso: Che così pazzo ha pur tanto del savio, Che 'l tien sempre svegliato al proprio scampo.
190.
Aver luogo, per sortire effetto, avvenire. Varch. stor. 2.° pag. 48: e di più alcune altre cose (risolute) le quali non avendo luogo sarebbe il raccontarle soverchio.
"x" come segno di richiamo
Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 276
Termine o passo postillato: AVER luogo.
191.
Si usa? come lo sapete? perchè il Cavalca l'ha usato una volta? E perchè l'ha usato <i>alla latina>? traducendo? È questa l'idea dell'Uso?
parentesi quadra come segno di richiamo
Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 276
Termine o passo postillato: AVER luogo.
[L] Si usa coll'IN. Cavalc. Medic. cuor. 26. In colui, che è simile a se, non ha misericordia; e come dunque la domanda da Dio [alla Latina, In eum verso di quello].