MANZ. 13. 0032 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense

{ Batteux, Charles <1713-1780> }
{ Les quatre poetiques: d'Aristote, d'Horace, de Vida, de Despréaux, avec les traductions & des remarques par m. l'abbé Batteux, professeur ... Tome premier (-second) } 1
A Paris : chez Saillant & Nyon, libraires, rue Saint-Jean-de-Beauvais., 1771
[2], V, [1], 310, [2], 102, [2] p., [1] carta di tav : antip. calcogr
Lingua: francese; greco moderno
Contenuto: Epitre dedicatoire; Avant-propos; Poëtique d’Aristote; Poëtique d’Horace
Osservazioni sull'esemplare

Legatura di restauro in mezza pelle e cartone. - Postille mss. di A. Manzoni alle pp.: 69, 255.


Strumento di scrittura
penna
Lingua delle postille
italiano
Tipologia delle postille
commento; riscontro con testo originale
Segni di lettura
69
Orecchie
Aristote: 37, 43, 49, 61, 67, 163, 173, 174, 183; Horace: 32
Segnalibri
254-55
Nota sui segni non verbali

L’orecchia a p. 43 della Poetica di Aristotele rimanda a un passo che Manzoni riporta nei Materiali estetici , precisando che il passo è stato citato da Schlegel, e utilizzando la traduzione italiana di Castelvetro (RICCARDI-TRAVI 1991, p. 32). Alla stessa pagina si trova anche un rimando utilizzato nel saggio Del romanzo storico : «E poichè [Aristotele] dice […] che "la tragedia si sforza di restringersi in un giro del sole, o di variarne poco’’ […] credere che intendesse con questo di stabilire formalmente un termine alla durata ideale dell’azione!» (RICCARDI-TRAVI 1991, p. 358). L’orecchia a p. 163 della Poetica di Aristoele rimanda a un passo che Manzoni cita nel saggio Del romanzo storico , nella traduzione latina «riconosciuta per letteralissima» del Vettori (RICCARDI-TRAVI 1991, p. 323). L’orecchia a p. 32 dell’ Ars poetica di Orazio punta agli ultimi due di quattro versi, citati nel saggio Del romanzo storico : «Nec pueros coram populo Medea trucidet / Aut humana palam coquat extra nefarius Atreus / Aut in avem Progne vertatur, Cadmus in anguem. / Quodcumque ostendis mihi sic, incredulus odi». La citazione si colloca entro l’argomento sull’inopportunità di rappresentare avvenimenti storici aggiungendovi elementi inventati. A tale invensioni lo spettatore «sarebbe […] pronto a opporre […] quell’incredulus odi, con cui la mente ributta, non solo la specie particolare di falso cui applicò Orazio tali parole, ma il falso di ogni genere e d’ogni grado, che si presenti a riciedere un posto già occupato da un vero» (RICCARDI-TRAVI 1991, p. 314).

Opere correlate

Fa parte di
  • Batteux, Charles <1713-1780>
    Les quatre poetiques: d'Aristote, d'Horace, de Vida, de Despréaux, avec les traductions & des remarques par m. l'abbé Batteux, professeur ... Tome premier (-second) [Postillato]

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