MANZ. 14. 0015 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense

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tutto il popolo conquistatore. La nobiltà francese, cioè la nazione franca e le famiglie successivamente aggregate ad essa, si teneva obbligata a seguire in corpo il re alla guerra quando fosse chiamata: e questa loro massima fondamentale fu professata fino alla rivoluzione. Ma il Muratori non ha cercato se i conquistati andassero mai alla guerra. In generale questo dotto e benemerito Scrittore non fa abbastanza la distinzione importantissima fra i conquistatori e gl’indigeni, distinzione che è il vero filo per seguire la storia del medio evo.

Si noti la crocetta interna al testo che richiama al punto esatto cui si appone la postilla.

Luogo dell'opera: Dissertazione XIII: «Degli uomini Liberi, ed Arimanni»
Termine o passo postillato: Sappiamo poi, che gli Arimanni erano obbligati alla Milizia, quando occorreva il bisogno: il che forse non piaceva a molti, ma era onorevole per tutti; perciocchè nè sotto i Romani, nè regnando in Italia i Longobardi, e Franchi, si permetteva di militare ai Servi. Nella Legge 4. di Guido Imperatore abbiamo: Si ex præcepto Imperiali Comes loci ad defensionem patriæ suæ Herimannos hostiliter properare monuerat. E tutta la gente Libera* dovea prendere l'armi, nè restava alcun d’essi a casa, fuorchè pochi per servigio del Conte, Sculdascio, o Saltaro, come s’ha dalla Legge 29. Lib. V del Re Liutprando