MANZ. 15. 0014 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
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Qui concede quello che non è da concedere, come altrove sostiene quello che non è da sostenere. [segue parola cassata con segni a penna sovrascritti] In fatto di lingua, la piacevolezza è cosa molto secondaria: l’importante è la <u> significazione </u>; e l’importante dei modi proverbiali è appunto l’averne una loro propria, speciale, di rappresentare insomma un complesso d’idee, come un vocabolo rappresenta un oggetto. E questa è la regola (dico la regola della ragione, perchè nessuno, ch’io sappia l’ha proposta esplicitamente) per ammettere o escludere i modi proverbiali: vedere quali abbiano una significazione: e la significazione l’hanno, donde, per amor del cielo, se non dall’uso? Dall’uso, dico, e non mica, mica, mica dalla storia del fatto da cui hanno avuto origine, come vuole così stranamente il Cesarotti; e come questi più stranamente gli concede, con tutta la sua voglia di contraddirgli. D’un milione di francesi che scriveranno o diranno, p. e.: jéter le dévolut, scommetterei che non ve ne sia mille che sappiano il significato originario di questa frase. E nel volgo milanese potrei trovare un centinaio di simili, usate a tutto pasto, senza che nessuno sappia donde sono venute. Ma è argomento da pagine e non da margini.
Il riferimento a Cesarotti trova riscontro nel testo di Fiacchi che, poche righe oltre il passo sottolineato, dichiara: «Il Cesarotti nella parte 2 paragr. 16 de’suoi saggi sulla Filosofia delle lingue proscrive le frasi proverbiali tratte dalle particolarità, cioè a dire relative a cose, fatti, persone, accidenti, e novelle della vita privata, rovescia a terra con un colpo di penna il Pataffio di Ser Brunetto come tessuto di tali gerghi, e taccia il Varchi perchè nell’Ercolano moltissimi, quasi fossero gioie, ne raccolse»
Termine o passo postillato: Egli è vero che i proverbi di questa guisa [nati da fatti accaduti, notabili o singolari] hanno quasi sempre bisogno d’essere illustrati colla storia del fatto che loro ha dato l’origine, altrimenti non serbano quella piacevolezza, che ebbero nel loro nascere, o nei tempi al nascer loro vicini, nei quali ancor non erane perduta la tradizione .
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E Mr Giacomelli elegantissimo scrittore non era toscano?
Termine o passo postillato: Ad onta però degli alti e bassi, che può avere avuto tra noi la letteratura Toscana, pure abbiamo anche dopo la morte del Cocchi tanti libri di lingua purgata, e tanti culti Scrittori da poter smentire di facile sì oltraggiose calunnie.