MANZ.BRU. A.07. 200 [Postillato] Brusuglio, Villa Manzoni

Lasca
{ Raccolta di novelle dall'origine della lingua italiana fino al 1700. Volume 1. [-terzo] } 3: La prima e la seconda cena Novelle di Antonfrancesco Grazzini detto il Lasca alle quali si aggiunge una Novella che ci resta della terza Cena
Milano : dalla Societa tipografica de' Classici italiani, contrada di S. Margherita, N. 1118, 1810
XVI, 505, [3] p., [1] c. di tav. : ritratto calcografico ; 8º
Lingua: italiano
Contenuto: La Prima e la Seconda Cena, Novelle di Antonfrancesco Grazzini detto il Lasca Alle quali si aggiunge una Novella che ci resta della Terza Cena.
Note: Esemplare online: https://books.google.it/books?id=8N39Cb4hOJcC&printsec=frontcover&dq=le+cene+del+lasca+1810&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiVpKeDreXcAhXMJsAKHZcuD5cQ6AEIMzAC#v=onepage&q=le%20cene%20del%20lasca%201810&f=false
Presentazione

Dell’opera sono pervenute solo le prime venti novelle della prima giornata, mentre della terza giornata sono giunte a noi soltanto due novelle. Sebbene il modello riconosciuto sia senza dubbio quello boccacciano, l’imitazione del Decameron si caratterizza più come scelta ideologica di manifestare la propria nostalgia per la libertà repubblicana, che come volontà di costruire una struttura narrativa complessa e articolata. Quasi del tutto esclusa la materia amorosa, ben diciassette delle ventidue novelle sono imperniate sul tema della beffa. La novella postillata da Manzoni, per esempio, ha come argomento la beffa ai danni di un pedagogo che viene addirittura evirato.


Descrizione della postillatura

Antonfrancesco Grazzini, più noto con il soprannome da cruscante il Lasca, è uno tra gli autori di lingua «viva e vera» più studiati e spogliati da Manzoni (che ne studia, come veri e propri libri ‘di lingua’, anche le sette commedie contenute nei tomi del Teatro comico fiorentino) nella sua alacre ricerca di un modello di fiorentino medio e quotidiano, ricco di modi di dire e locuzioni idiomatiche, da utilizzare anche nel romanzo. Nove citazioni dalle novelle confluiscono nelle postille alla Crusca e di queste ben sette coincidono con espressioni sottolineate. Si riscontrano concordanze con la lingua della Seconda minuta e con altri Scritti linguistici.

Data della postillatura

1824-1827

Strumento di scrittura
penna
Lingua delle postille
italiano
Tipologia delle postille
commento
Segni di lettura
pp. 58, 62, 67, 83, 84, 85, 87, 88, 389, 396, 397, 404, 419, 422, 426, 428, 429, 430, 432, 437, 440, 441, 443, 444.
Orecchie
pp. 82, 84, 152, 153, 154, 165, 175, 198, 199, 200, 217, 236, 266, 269, 273, 275, 281, 309, 315, 318, 319, 335, 342, 387, 390, 393, 394, 399, 402, 406, 419, 420, 432.
Nota sui segni non verbali

La maggior parte dei nota bene e degli altri segni di lettura è riconducibile all'unica postilla esplicita, in cui Manzoni enuclea la cifra stilistica delle novelle del Lasca, ossia la «birboneria» delle espressioni antifrastiche, quando non eufemistiche, di cui abbonda l’opera.

Opere correlate
Edizioni
  • BRAMBILLA-BONGHI-SFORZA 1883-1898 = Manzoni Alessandro, Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni, pubblicate per cura di Pietro Brambilla, da Ruggiero Bonghi e Giovanni Sforza, Milano, Rechiedei, 1883-1898 (voll. 5)
Bibliografia
  • PESTONI 1981 = Pestoni Cesarina, Preliminare informazione sulle raccolte manzoniane, in «Annali manzoniani», 6, 1981, pp. 59-223

Fa parte di
  • Raccolta di novelle dall'origine della lingua italiana fino al 1700. Volume 1. [-terzo] [Postillato]

Scheda OPAC SBN
UBOE025990

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