MANZ.BRU. F.04. 457 [Postillato] Brusuglio, Villa Manzoni

Suetonius Tranquillus, Gaius
C. Suetonius Tranquillus ad optimas editiones collatus praemittitur notitia literaria accedit index studiis Societatis bipontinæ
Argentorati : ex typographia Societatis, Anno 8. [1796!
XLIII, [1!, 426, [44! p. , 8º
Lingua: latino
Contenuto: Collectanea de Vita et Scriptis Suetonii Tranquilli ex Angeli Politiani in hunc Scriptorem Praefatione potissimum desumpta; Notitia literaria de C. Suetonio Tranquillo ex Io. Alb. Fabricii Bibliotheca Latina a Io. Aug. Ernesti auctius edita Tom. II, Cap. XXIV; Index Editionum C. Suetonii Tranquilli emendatior et auctior fabriciano in quator aetates digestus; C. Suetonii Tranquilli XII Caesares; C. Suetonii Fragmenta; Index.
Note: Altro esemplare digitale: https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=njp.32101064225947;view=1up;seq=160
Presentazione

L’opera (119-122 ca) narra le vicende biografiche di Giulio Cesare e di undici imperatori romani, partendo dal primo, Ottaviano Augusto, e concludendosi con la morte di Domiziano nel 96 d.C. Con la sua prosa chiara e scorrevole, in equilibrio tra il classicismo ciceroniano e il manierismo della sua epoca, Svetonio rappresenta un ottimo punto di riferimento per mettere alla prova il modello di lingua che Manzoni andava perfezionando durante la postillatura della Crusca veronese e gli spogli degli autori della tradizione fiorentinista.


Descrizione della postillatura

Nonostante sette delle nove postille totali siano state cassate, è possibile ipotizzare che la lettura del testo latino sia servita a Manzoni come banco di prova per la sua ricerca linguistica; anche le postille cassate, infatti, sono di breve estensione: probabilmente proposte di traduzione, come quelle ancora leggibili. Le postille sopravvissute alla cassatura, infatti, rappresentano tentativi di traduzione di locuzioni latine nell’italiano di tono medio e colloquiale frutto degli spogli dei testi toscani. Si segnala un rilevante collegamento tra una lunga postilla cassata a Tiberius 24 e la postilla alla locuzione della Crusca: «Lat: suspendere. Suet. Tiber. 24. Senatum ... ambiguis responsis et callida cunctatione suspendens. Se poi questo tener sulla gruccia si dica al giorno d'oggi, sallo il ciel, lo sanno i numi. Tener sulla corda che è d'uso vivente in Lombardia, credo che lo sia anche in Toscana.» Nel testo di Svetonio, infatti, Manzoni sottolinea il participio suspendens ed è quindi assai probabile che la postilla cassata avesse contenuto un rimando alla locuzione toscana tenere sulla gruccia. Rimane oscuro il motivo per cui Manzoni abbia cancellato la maggior parte delle postille al testo di Svetonio, nonostante la citazione addirittura tra le postille alla Crusca: probabilmente successivi studi o riflessioni possono averlo portato a rivedere le annotazioni linguistiche apportate.

Data della postillatura

1823-1827

Strumento di scrittura
penna
Lingua delle postille
italiano
Tipologia delle postille
lingua
Segni di lettura
pp. 112, 113, 142, 143, 346, 348.
Orecchie
p. 105.
Nota sui segni non verbali

Manzoni sottolinea le locuzioni latine cui le postille, anche quelle cassate, si applicano.

Bibliografia
  • PESTONI 1981 = Pestoni Cesarina, Preliminare informazione sulle raccolte manzoniane, in «Annali manzoniani», 6, 1981, pp. 59-223

Scheda OPAC SBN
TO0E094985

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