MANZ.BRU. A.05. 154 [Postillato] Brusuglio, Villa Manzoni

Pagina: 168

4.

Con che ragione adunque ha egli detto poco sopra (pag. 152) che ’l favellare che oggi s’usa in Firenze è meno significante … men bello … men puro che quel non era che si parlava e si scriveva dal medesimo popolo nel tempo del Boccaccio? La verità è che non sa quel che si dica: lasciando stare il <u>favellare che si parlava</u>.

Il passo cui è da riferirsi la postilla comincia dalla precedente p. 167.

Luogo dell'opera: Cap. VI.
Termine o passo postillato: Ora se noi nell’idioma scrivendo del Boccaccio, che per due secoli solamente, e non oltra, s’allontana da noi, ed il cui favellare non è divenuto altro nella bocca del popolo, ma solo alquanto alterato, e così poco, che non toglie il discernere il grado delle voci, sì come avvisa quel valent’uomo, dovremo scrivere al bujo: che faranno coloro, che nella lingua, che già mille anni è morta, con le parole, e guise di venti secoli almeno, imprenderanno di scrivere i lor concetti?