CS.M 2660 Milano, Biblioteca del Centro nazionale di studi manzoniani
- Osservazioni sull'esemplare
Legatura in mezza pelle con punte e piatti in cartone marmorizzato. Tagli spruzzati in rosso. Nel contropiatto anteriore etichetta a stampa di una libreria: «Sold by C. I. Stewart. II King William St. West Strand London».
- Presentazione
Edizione originale di un lavoro di linguistica comparativa del lessicografo scozzese John Jamieson, la cui opera più nota fu un Etymological Dictionary of the Scottish Language, pubblicato nel 1808. Il testo si inserisce nella tradizione, nata nel Medio Evo ma fiorente tra Sette e Ottocento, dei lavori che raggruppano le lingue in famiglie sulla base di parentele fondate su dati sia strutturali, sia storico-etnografici. l'Hermes Scythicus illustra i legami tra le lingue più evolute dell’antichità, greco e latino, e quella degli Sciti, popolo «generally reckoned among the most uncivilizes». Il proposito è dimostrare l’esistenza di una affinità dei Greci e dei Romani con gli Sciti – tesi sostenuta con argomentazioni storiche nella Dissertation che precede le prove linguistiche. Jamieson non è mai nominato nell’epistolario o nell’opera manzoniana, e la paternità manzoniana delle postille non sembra probabile.
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