MANZ. 11. 0023/02 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
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Questo è da vedere, se al nominar l'individuo, o anche semplicemente a ricordarselo, si produca nella mente il fantasma. Anzi, mi par già veduto che nò: cioè non dico che non si possa produrre, dico che ciò non accade necessariamente, e che nominando noi >tr< possiamo trasmettere l'idea senza che in chi ci ode, nè in noi avvenga il fenomeno della rappresentazione fantastica. Questa affermazione dell'autore è dunque arbitraria, e d'una grandissima importanza per le conseguenze che ne tira nel seguito dell'analisi presente.
Luogo dell'opera: Capitolo V. Della sintesi § 34
Termine o passo postillato: [p. 91] Ciò che si appella idea generale è realmente un'idea, o pure non è essa altra cosa che un vocabolo? Allora che pronunciate il nome proprio di un individuo, che avete veduto; la percezione | del suono si associa a quella di questo individuo, e la riproduce, e voi provate nel tempo medesimo due percezioni, una sensazione di suono, ed un fantasma, il quale è la riproduzione d'un complesso di percezioni, che la vista vi aveva dato.