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165.
Non intendo quel <i>forse</i> con un <i>dinota.</i> O il vocabolo è usato, o fuori d'uso - Se usato, come gli accademici non ne conoscono il senso preciso? e chi potrà affermare dov'essi dubitano? O è fuori uso; il <i>forse</i> sta bene, perchè nessuno può sapere appuntino tutto ciò che un vocabolo ha potuto significare: ma in questo caso, perchè <i>dinota</i>? Forse che in fatto di lingua <i>dinota</i> e <i>dinotava</i> suonano lo stesso? Pur troppo molti la intendono così; ma è una delle cagioni per cui la lingua ital.a è quello che è, una trista eccezione.
il punto interrogativo dopo "il senso preciso" sostituisce, con inchiostro diverso, una precedente virgola.
Barra verticale come segno di richiamo.
Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 259
Termine o passo postillato: ATTEMPATOTTO. Accrescit. d'Attempato; ma forse, anzi che accrescimento di tempo, dinota conservamento di forze oltre al consueto degli attempati. Cecch. Donz. 1. 3. Che ella non faccia caso d'avere uno Attempatotto, che non è per farlo, Ch'ella è un'animuccia, che sa molto, Che cosa si vuol dir marito. E Incant. 1. 4. Facevo almeno quattro, o sei volte l'anno correr tutta Siena, e dico poich'io sono anco cos' attempatotto.
166.
Due sensi distinti: Stare in aspettazione, come nei 3. primi es.i. E Indugiare, Stare, >e sim< Differire e sim: come nel 4.o. >e in quello del Malesp. e de i due significati< Ha poi altre diverse gradazioni di senso e di forza che non è qui il luogo di notare - NB. Quella prima distinzione è notata in <i>Aspettare</i>, dove >ogni senso< i due significati hanno ciascuno un §.
Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 259
Termine o passo postillato: ATTENDERE.
§. II. Per Aspettare. Lat. expectare. Gr. προσδοχᾶν, ἐχδέχεσθαι. Bocc. nov. 4. 2. Sensa riprensione attender da voi, intendo di raccontar brievemente. E nov. 12. 10. Mandato a dire alla donna, che non l'attendesse, prestamente andò via. E nov. 28. 12. La donna lieta del dono, e attendendo di aver degli altri ec. E nov. 77. 22. Ma il modo, che ella abbia a tenere intorno a ciò, attendo di dire a lei, quando, e dove più le piacerà. Dant. Inf. 3. Poi si ritrasser tutte quante insieme Forte piangendo alla riva malvagia, Ch'attende ciascun uom, che Dio non teme. E 8. Ma qui m'attendi, e lo spirito lasso Conforta. E 26. Che non mi facci dell'attender niego. Petr. canz. 7. 2. Non ho tanti capelli in queste chiome, Quanti vorrei quel giorno attender anni. E 11. 6. Ogni soccorso di tua man s'attende. Ricord. Malesp. 180. Perocchè, se fosse solamente atteso uno dì, o due, lo Re Carlo, e sua gente erano morti. Cas. lett. 56. Quanto alla Badia di Carrara attenderemo Mess. Donato.
167.
>Altro senso< Senso traslato dell'es.o di Dante Inf. 3: <i>attende</i> ciascun uomo, cioè è preparata a etc. >Senso< Presso i francesi <i>attendre</i> è frequentatissimo in questo senso.
Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 259
Termine o passo postillato: ATTENDERE.
§. II. Per Aspettare. Lat. expectare. Gr. προσδοχᾶν, ἐχδέχεσθαι. Bocc. nov. 4. 2. Sensa riprensione attender da voi, intendo di raccontar brievemente. E nov. 12. 10. Mandato a dire alla donna, che non l'attendesse, prestamente andò via. E nov. 28. 12. La donna lieta del dono, e attendendo di aver degli altri ec. E nov. 77. 22. Ma il modo, che ella abbia a tenere intorno a ciò, attendo di dire a lei, quando, e dove più le piacerà. Dant. Inf. 3. Poi si ritrasser tutte quante insieme Forte piangendo alla riva malvagia, Ch'attende ciascun uom, che Dio non teme. E 8. Ma qui m'attendi, e lo spirito lasso Conforta. E 26. Che non mi facci dell'attender niego. Petr. canz. 7. 2. Non ho tanti capelli in queste chiome, Quanti vorrei quel giorno attender anni. E 11. 6. Ogni soccorso di tua man s'attende. Ricord. Malesp. 180. Perocchè, se fosse solamente atteso uno dì, o due, lo Re Carlo, e sua gente erano morti. Cas. lett. 56. Quanto alla Badia di Carrara attenderemo Mess. Donato.