MANZ. 16. 0205 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
Pagina: 192
121.
Caro, lett. al Ricuperato, 13 8bre 1560: me ne sono ritirato nel bosco, dove, appo il male che ho avuto, mi truovo benissimo.
Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 192
Termine o passo postillato: [p. 191] APPO.
| §. III. In vece di A petto, In riguardo [...]
122.
>...< Fra gli es. di questo §. III. non ce n'è che mostri l'uso del verbo colle preposizioni >e di lettura dubbia< - Io m'apposi di chi aveva fatto il male. - Min. not. al passo cit. del Malm.
nel testo postillato le parole "uno apporre e per" (a pag. seguente) sono un'interpolazione a penna del Manzoni nel testo lacunoso del Vocabolario.
Luogo dell'opera: Tomo primo, Vocabolario degli Accademici della Crusca, p. 192
Termine o passo postillato: APPORRE.
§. III. E neutr. pass. per Indovinare. Lat. divinare, rem attingere, conjectura assequi. Gr. στοχάζεσθαι. Pass. 328. E se alcuna volta gli venisse predetto alcuna di quelle, non sarebbe, che e' ne avesse però scienza, ma sarebbe per uno apporre e per abbattimento [qui in forza di nome]. Malm. 2. 75. E venne immaginandosi, e s'appose, Ch'ella fosse sua moglie, ei suo marito. Morg. 19. 140. Margutte gli rispuose tra i capresti, E tra le scope: tu non t'apponesti. Ar. Fur. 28. 24. Ma non v'è chi s'apponga già di molto, E possa penetrar nel suo segreto.