MANZ. 15. 0016.F/02 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense

1.

6

Lat: Delectus

Luogo dell'opera: lemma Leva (levée; conscription militaire)

Termine o passo postillato: Descrizione di soldati per servizio dello stato

2.

7

Lat: conscribere. duas legiones in citeriore Gallia novas conscripsit. Caes. De Bel. Gal. II 2. e anche: delectum habere

Luogo dell'opera: lemma Levare (lever)

Termine o passo postillato: Il chiamare una determinata quantità di cittadini a militare; onde: Levar gente, Levar milizie, truppe, soldati (lever des troupes; faire des levées)

3.

70

E: infestare. Varchi St. 1-2 pag. 22: Il signor Giovanni … posciaché ebbe i Lanzighinetti in su ’l Mantovano raggiunti, per vietar loro che il Po non varcassino, gli andava di continuo con le scaramucce infestando.

La stessa citazione da Varchi è trascritta nella postilla al lemma Infestare della Crusca veronese (POSTILLE CRUSCA, 430c-431a). Il verbo infestare compare nel capitolo IX dei Promessi sposi , già nell’edizione ventisettana: «L’immagine di colui ch’era stato la prima origine di tutto lo scandolo, non lasciava di venire spesso anch’essa ad infestar la povera rinchiusa».

Luogo dell'opera: lemma Pizzicare (harceler)

Termine o passo postillato: Assaltare alla spicciolata i fianchi, e la coda d’un corpo di truppe, ed anche girar loro intorno minacciando d’assediarle. Dicesi eziandio: Tribolare.

4.

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Così l’uso ha consacrato il vocabolo fucilata al linguaggio militare, e ritiene schioppettata negli altri casi.

La parola schioppettata registra alcune occorrenze nel Fermo e Lucia , e compare in tre luoghi della ventisettana (capitoli I e V). In un caso la ventisettana preferisce la forma archibugiata (probabilmente sulla scorta di Cherubini che, fin dalla prima edizione del 1814, al lemma Scippetada, scrive. «Archibusada. Archibugiata. Fucilata. Colpo di fucile»). Ma schioppettata si reinserisce quindi nella quarantana (la variante archibugiata > schioppettata è documentata al capitolo XXII, 8), e le schioppettate superstiti vengono conservate. Dell’oscillazione dà conto Manzoni stesso che, in una lettera a Tommaso Grossi del 17 settembre 1827 spiega di essere stato dapprima convinto che schioppettata fosse un termine milanese, e di avere progettato di sostituirlo con archibugiata . Ma durante la sua permanenza a Firenze (settembre 1827) scopre invece che il baratto non è necessario, perché la voce fiorentina e quella milanese coincidono: «Mi ricordo d'esser stato lì lì (così si dice, non: a un pelo ) per fare un baratto onde sostituire archibugiata a schioppettata, ch'io non aveva mai avuto il piacere d'incontrare né in libri di lingua, né nei vocabolarii. Ma guai se mi fossero toccate tutte le schioppettate che ho intese nominare; né ho mai inteso in quel senso dire altro; e avendone chiesto, mi fu detto che questo è il termine più comune: che archibugiata non sarebbe strano, ma non vien così in su la lingua […]» (lettera 265). Della fiorentinità di schioppettata certificano anche le correzioni al romanzo di Giovan Battista Niccolini (cfr. da ultimo Amoretti 2014, p. 154).

Luogo dell'opera: lemma Schioppo, Stioppo, Scoppietto, e simili

Termine o passo postillato: Tutte queste denominazioni sono fuori d’uso presso i moderni Scrittori militari, i quali adoprano il nome unico di Fucile per l’infanteria, e di Moschetto per la cavalleria: trovansi qui registrate per l’intelligenza dei nostri Autori antichi, i quali chiamarono sovente i soldati armati di fucile: Scoppettieri; la parola Schioppo è ora in uso per indicare l’archibugio da caccia.