Lettera n. 517
- Mittente
- Manzoni, Alessandro
- Destinatario
- Buonfiglio, Antonio
- Data
- 27 gennaio 1839 (il 27 gennaio 1839.)
- Luogo di partenza
- Milano
- Luogo di arrivo
- Roma
- Lingua
- italiano
- Incipit
- I versi dei quali con troppa indulgenza Ella mi parla
- Regesto
Alessandro Manzoni nega l'assenso a includere i versi In morte di Carlo Imbonati in un volume che padre Ottavio Paltrinieri sta preparando.
- Edizioni
-
- CALANDRI 1873, p. 273.
- SFORZA 1875, p. 124.
- SFORZA 1882-1883, vol. I, p. 507.
- ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 517, vol. II, p. 101, note alla p. 732.
- Opere citate
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Reverendo Padre
I versi dei quali con troppa indulgenza Ella mi parla, furono da me scritti in un tempo in cui io aveva, per mia colpa, abbandonato quei principii ai quali il Signore per sua misericordia, s'è poi degnato richiamarmi. E, quando non foss'altro, le ingiurie che ci sono, e ingiurie più che a semplici persone, basterebbero a farmi desiderare di non averli mai scritti, o almeno che fossero dagli altri affatto dimenticati. Nè in effetto furono mai riprodotti da me, nè sarebbero stati da altri, se a ciò fosse stato mestieri del mio consenso. Ma nel caso presente, in cui, per buona sorte, non ho a competere col diritto, ma a dipendere dalla cortesia, spero che, per mezzo di Lei, otterrò facilmente dal M. R. P. Paltrinieri l'adempimento del mio vivo desiderio e della mia preghiera, che di quei versi non si faccia menzione. Voglia gradire in anticipazione i miei ringraziamenti, e credermi di nuovo quale con profondo e costante ossequio ho l'onore di rassegnarmele
Devotiss. Umiliss. Servitore
Alessandro Manzoni