Lettera n. 453
- Mittente
- Manzoni, Alessandro
- Destinatario
- Bazzoni, Giambattista
- Data
- 4 agosto 1835
- Luogo di partenza
- di Casa [Milano]
- Luogo di arrivo
- Milano
- Lingua
- italiano
- Incipit
- È giusta punizione di chi
- Indirizzo
- Al Chiarissimo Signore | Il Sig.r Gio. Batt.a Bazzoni
- Regesto
Manzoni risponde a una domanda di Giambattista Bazzoni su un personaggio dell'Adelchi.
- Testimoni
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- (originale) Trento, Biblioteca comunale, BCT 1-535/83
- Edizioni
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- AMBROSI 1887, vol. II, p. 187.
- EMERT 1923, pp. 238-239.
- VIANELLO 1934, p. 270.
- ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 453, vol. II, p. 48, note alla p. 701.
- CARTEGGI LETTERARI 2016, lettera n. 274, pp. 698-699, note alle pp. 699-700.
- Opere citate
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Chiar.mo Sig.re
È giusta punizione di chi, per ingannare o per divertire, confonde il vero coll'inventato, che si confondano anche nella sua testa. Così è avvenuto a me, nel caso d'Ildechi. Ricapitolando però alla meglio le mie rimembranze, mi pare che sia personaggio immaginario, e che occorrendomi di mettere in scena dei duchi longobardi, io abbia preso i nomi che più mi venivano in taglio pel verso, dall'Index propriorum nominum del Grozio, che è ristampato nel 1.o vol. del R[erum] I[talicarum]. E mi pare a segno di dirle quasi in sicurezza di coscienza ch'ella non si dia la briga di far ricerche intorno a costui.
Gradisca i miei ringraziamenti pei termini di eccedente cortesia dei quali Le è piaciuto onorarmi, e mi creda quale colla più distinta e sentita stima ho l'onore di rassegnarmeLeUm.mo Dev.mo Servitore
Alessandro Manzoni