Lettera n. 163
- Mittente
- Manzoni, Alessandro
- Destinatario
- Soletti, Pietro
- Data
- 20 giugno 1822
- Luogo di partenza
- Milano
- Luogo di arrivo
- Treviso
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Le debbo doppj ringraziamenti
- Indirizzo
- Al Chiariss.mo Signore | Sig.r Pietro Soletti | presso il Sig.r Conte Francesco Amalteo | in Treviso
- Regesto
Manzoni ha ricevuto la versione latina del Cinque maggio eseguita da Soletti; lo ringrazia e gli segnala alcune varianti.
- Testimoni
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(originale)
Milano, Collezione Emilio Sioli Legnani,
Collezione Emilio Sioli Legnani
(Timbro postale: «Treviso | 22 Giu.o») -
(copia)
Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana,
Cod. Marc. X, 199 [= 6693], c. 238
(ARIETI-ISELLA 1986, vol. I, p. 838 segnala che la copia conservata alla Marciana è «lacunosa e imprecisa»)
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(originale)
Milano, Collezione Emilio Sioli Legnani,
Collezione Emilio Sioli Legnani
- Edizioni
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- SOLETTI 1829
- SFORZA 1875, p. 12.
- SFORZA 1882-1883, vol. I, p. 247.
- SFORZA 1912-1921, vol. II, p. 35 (dalla copia marciana).
- SANESI 1954, p. cclxxxviii.
- ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 163, vol. I, p. 276, note alla p. 838.
- Opere citate
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Chiarissimo Signore
Le debbo doppj ringraziamenti; e pel pensiero ch'Ella ha avuto di abbellire in versi latini quella mia ode, e per la gentilezza con la quale Le è piaciuto di comunicarmi la sua bella versione. La prego di gradire in uno le mie sincere congratulazioni; e queste Le sieno in vece di quella sentenza che troppo modestamente Ella domanda, e ch'io non son certamente in grado di profferire. Non posso che esprimerle il sentimento da me provato alla replicata lettura del suo componimento; questo sentimento è stato il diletto che fanno nascere i bei versi. La copia da Lei comunicatami dell'Ode, differisce dal testo in qualche picciola cosa; Le noto qui sotto queste poche differenze, per obbedirla, non già perch'Ella cangi nulla alla versione, la quale sta benissimo com'è.
St. 4. S'erge commosso = Sorge or commosso.
St. 7. Ferve = Serve.
St. 10. Ei sparve = E sparve.
St. 14. E ricordò = E ripensò.
Rimango pieno di riconoscenza per l’onore ch'Ella mi ha fatto, e col più sincero ossequio