Lettera n. 1197

Alessandro Manzoni comunica a Teresa che tra il 15 e il 20 del mese la raggiungerà a Lesa; esprime alla moglie la propria tristezza per spiacevoli vicende familiari, tristezza derivata nello specifico da «una lettera di quella persona» (probabilmente il figlio Enrico o un suo creditore). Lo scrittore chiede alla moglie di distruggere la lettera, e trascrive per lei, sull'involucro della missiva, un brano di lettera di Giovanni Battista Giorgini del 6 luglio.

Teresa tagliò con le forbici il passo della lettera relativo alle tristi vicende familiari. Sull'involucro della missiva (c. 1r) Manzoni trascrisse un «Brano di lettera di Bista, del 6 luglio» (incipit Tante e poi tante cose a D.a Teresa) in cui si allude alla lettera che il 19 giugno 1857 Teresa scrisse ai Giorgini per la morte della loro figlia Luisina (vd. FLORI 1930, p. 509). Il brano è riportato da Arieti in nota alla lettera 1197, vol. III, p. 645. Nei CARTEGGI FAMILIARI 2019 non c'è traccia di questa lettera di Giorgini a Manzoni, né del brano in questione. La prima lettera di Giorgini a Manzoni successiva al 19 giugno, edita nei Carteggi sopracitati, è del 26 luglio 1857. In questa, Giorgini allude proprio a una missiva che diresse al Manzoni nei primi del mese, non rintracciata dagli editori (vd. CARTEGGI FAMILIARI 2019, pp. 529-530).

• (originale) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.XXX.49/2
• (originale) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.XXX.49/2
  (Busta. Timbri postali: «12 | [...] | 57»; «P. D.»)

• SCHERILLO-GALLAVRESI 1923, vol. III, p. 117.
• ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 1197, vol. III, pp. 137-138, note alle pp. 644-645.