Lettera n. 1073
- Mittente
- Manzoni, Alessandro
- Destinatario
- Dandolo, Tullio
- Data
- 17 giugno 1854
- Luogo di partenza
- Di casa [Milano]
- Luogo di arrivo
- Milano
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Essendomi venuto all'orecchio, che, in un manifesto
- Regesto
Alessandro Manzoni chiede a Tullio Dandolo se nel manifesto che annuncerà la pubblicazione del suo scritto sulla monaca di Monza (La Signora di Monza e le streghe del Tirolo. Processi famosi del secolo decimosettimo per la prima volta cavati dalle filze originali) intende davvero menzionarlo, come gli è stato riferito, per aver consultato gli atti del processo di suor Virginia Maria de Leyva. Lo scrittore vieta al Dandolo di riportare nel manifesto qualunque informazione che lo riguardi.
- Testimoni
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- (minuta) Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Manz.B.I.35/1, c. 1rv
- Edizioni
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- MARIANI 1957, p. 374.
- ARIETI-ISELLA 1986, lettera n. 1073, vol. III, p. 13, note alle pp. 573-574.
- CARTEGGI LETTERARI 2017, lettera n. 447, pp. 1120-1121, note alle pp. 1121-1122.
- Opere citate
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Pregiatissimo Signore,
Essendomi venuto all'orecchio, che, in un manifesto che deve precedere la pubblicazione del di Lei scritto sul processo della signora di Monza, si faccia menzione dell'aver io avuta cognizione del processo medesimo, profitto della bontà sua per rivolgermi direttamente a Lei, affine di venire in chiaro della verità. Se non fosse altro che una falsa voce, confido in codesta bontà medesima per ottenere il perdono d'averla importunata senza proposito; ma se fosse altrimenti, La pregherei con ogni istanza di voler levare dal manifesto suddetto tutto ciò che si riferisca a cose dette da me confidenzialmente, e che non avrei dette di certo, se avessi potuto immaginarmi che fossero per esser rese pubbliche.
Gradisca, insieme con le mie scuse, le proteste della distinta considerazione, con la quale ho l'onore di dirmeLeUmil.mo devot.mo servitore
Alessandro Manzoni