CS.M 937-938 [Postillato] Milano, Biblioteca del Centro nazionale di studi manzoniani
- Osservazioni sull'esemplare
Legatura in carta molto sciupata, con dorso assente e copertina staccata in entrambi i volumi.
- Presentazione
Seconda edizione di un’opera stampata nel 1798 dall'abate ed educatore Roch Ambroise Cucurron Sicard. In una lettera a Giorgini dell’inizio del 1864, Manzoni elenca i libri di grammatica posseduti e utilizzati per il suo lavoro sulla lingua, quando «M’importava di dimostrare l’erroneità di quella opinione, che nella grammatica, a differenza della lessicologia, ci fossero delle leggi invariabili e indipendenti dall’uso». I testi citati non sono pezze d’appoggio alla tesi di Manzoni: si tratta, al contrario, di studiosi «che impiegarono ingegno e fatica in un’opera sterile». L’elenco dei francesi «più riputati» include: «la Grammaire di Port-Royal, il Girard, il Beauzée, il Sicard, il Levizac, il Buffier, il Silvestre de Sacy, il Tracy» (lettera 1375). Il volume, nonstante fosse posseduto da Manzoni, è tra quelli richiesti a Francesco Rossi, bibliotecario di Brera, in una lettera non datata (lettera 1730).
- Descrizione della postillatura
Il testo di Sicard conservato presso il CSM reca in entrambi i volumi numerosi segni e alcune postille che non sembrano di mano manzoniana (di «postille di attribuzione incerta» parla Martinellli in POSTILLE. FILOSOFIA, p. 160).
- Comprende
-
- 1 [Postillato]
- 2 [Postillato]
Scheda di Mariarosa Bricchi | Cita questa pagina