CS.M 2496 [Postillato] Milano, Biblioteca del Centro nazionale di studi manzoniani
- Osservazioni sull'esemplare
sottolineature e segni a margine del testo alle p. 12-16, 30, 87, 96.
Legatura in cartone. Sul recto del risguardo anteriore nota di provenienza ms.: «1681: Ex libris marci Tomini J.V.D.».
- Presentazione
Prima edizione di una descrizione della peste del 1630 nella città di Bergamo, ad opera del letterato e pubblico funzionario bergamasco Lorenzo Ghirardelli. Membro dell’Ufficio di sanità durante l’epidemia, alla sua conclusione Ghirardelli ricevette dal Maggior Consiglio cittadino l’incarico di scrivere la storia ufficiale della pestilenza. L’opera, pubblicata soltanto dopo la morte dell’autore, è ricchissima di informazioni, come dichiara Manzoni stesso nei PS: «Scoppiata poi la peste nel milanese, e appunto, come abbiam detto, sul confine del bergamasco, non tardò molto a passarlo; e …. non vi sgomentate, ch’io non vi voglio raccontar la storia anche di questa: chi la volesse, la c’è, scritta per ordine pubblico da un certo Lorenzo Ghirardelli: libro raro però e sconosciuto, quantunque contenga forse più roba che tutte insieme le descrizioni più celebri di pestilenze: da tante cose dipende la celebrità de’ libri!» (XXXIII, 31). Il memorando contagio, noto a Manzoni già al tempo della Prima minuta, fu ampiamente utilizzato per la composizione del romanzo, come documentato da Nunnari 2013. Ne sono prova non solo i numerosi riscontri testuali, ma anche i segnalibri (per cui, Penco 1966 e quindi Martinelli 2005), oggi estrapolati dal volume e conservati presso la BNB con segnatura Manz.B.VI.1A, sui quali sono indicati rinvii all’opera (un esempio: il segnalibro Manz.B.VI.1A XIII reca la scritta «Danno portato dai soldati veneziani. Ghirard. p. 55», per cui cfr. FL IV, II, 48-50, e IV, V, 34); e i rimandi contenuti nelle postille ad altre opere (vedi qui la Nota sui segni non verbali). Per quanto riguarda i riscontri testuali, si va da singoli dettagli, come quello sulla diceria che fossero state unte anche le corde delle campane (PS XXXI, 59), riportato dal solo Ghirardelli (p. 243); a passi estesi, come quelli che in FL, IV, V si soffermano a descrivere, appoggiandosi su numerosi luoghi del Memorando contagio, la diffusione della peste nel bergamasco.
- Descrizione della postillatura
Numerosi segni non verbali
- Segni di lettura
- 12, 13, 14, 16, 26, 30, 87, 96, 119, 155, 244
- Orecchie
- 1, 15, 16, 20, 35, 50, 57, 59, 124, 129, 131, 194, 203, 205, 223, 287, 330, 338, 339, 357
- Nota sui segni non verbali
La tripla barra a margine di p. 244, che evidenzia un passo relativo alle unzioni, va collegata al segnalibro Manz.B.VI.1A XIV, che reca la scritta «Ghirardelli, Unzioni, pag. 244». La doppia orecchia di p 129 rimanda a un passo che Manzoni riporta in una postilla al Ragguaglio di Alessandro Tadino (il volume è oggi conservato presso la BNB con segnatura Manz. 130019): «Ghirardelli, Peste di Bergamo, pag. 129: medici i quali vanno pubblicando i mali vaganti non essere peste, ma febbri pestilenziali» (Nunnari 2013, p 163). Le orecchie delle pp. 15, 16 e 20 rimandano a passi utilizzati nei PS per il discorso di Bortolo sui provvedimenti adottati dalla Serenissima contro la carestia (XVII, 52). Per altri risconti, cfr. Nunnari 2013.
- Opere correlate
- Edizioni
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- PENCO 1966 = Penco Maria Grazia, Fonti manzoniane : Manzoni e Ghirardelli, in Contributi dell'Istituto di filologia moderna: serie italiana 2, Milano, Vita e pensiero, 1966 (Pubblicazioni dell'Università cattolica del Sacro Cuore. Contributi, ser. 3. Scienze filologiche e letteratura, 12), pp. 219-264
- Bibliografia
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- MARTINELLI 2005 = Martinelli Donatella, Segnalibri manzoniani, in «Studi di filologia italiana», 63, 2005, pp. 307-331
- NUNNARI 2013 = Nunnari Tano, Le fonti storiche dei «Promessi sposi», Milano, Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2013
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