CS.M 1027 Milano, Biblioteca del Centro nazionale di studi manzoniani
- Osservazioni sull'esemplare
Legatura in cartone molto rovinata. Le pagine sono quasi del tutto slegate. Su contropiatto anteriore, pecetta con la scritta «SI VENDE Dalla Società Tipografica de’ Classici Italiani IN MILANO»
- Presentazione
Edizione originale del poema eroico in 12 canti dedicato alle gesta di Desiderio, ultimo re dei Longobardi. La coincidenza con l’Adelchi manzoniano è solo nella generica scelta del tema che Ricci, già cantore della pace nata dal congresso di Vienna e dell’impero asburgico, affronta secondo una ben diversa prospettiva ideologica. Il poema celebra infatti, con la caduta del regno longobardo, una nuova alleanza tra Carlo Magno e il papato. L'opera di Ricci non è mai citata da Manzoni, e le coincidenze evidenziate da RATI 1980 non sono tali da postulare effettivi rapporti intertestuali. Resta tuttavia il dato che Manzoni, probabilmente incuriosito dalle recensioni diffuse sulla stampa a partire dall’estate 1820, data del suo rientro a Milano dopo il secondo soggiorno parigino, acquistò probabilmente volume, che contribuì forse a indirizzare il suo interesse verso il personaggio di Adelchi, e che potrebbe aver fornito alcune generiche suggestioni, in particolare per la caratterizzazione dei protagonisti (BECHERUCCI 2012).
Scheda di Mariarosa Bricchi | Cita questa pagina