CS.M 1689-1691 Milano, Biblioteca del Centro nazionale di studi manzoniani
- Osservazioni sull'esemplare
Rilegature in pelle molto sciupata. Nel contropiatto anteriore di tutti e tre i volumi, etichetta a stampa con scudo coronato affiancato da due aquile e nome del possessore: «M.r le Ch.er de Fleurieu»
- Presentazione
Edizione «corrigée & augmentée» degli Essais, apparsi originariamente nel 1580. Nella biblioteca manzoniana si conservano altre due edizioni dei Saggi, una del 1771 (Manz. Bru. D.02. 3141-44), e una del 1802 (Manz. Bru. F03. 455- 1-4). Manzoni cita Montaigne nella Prima minuta della Lettera ad Antonio Cesari a proposito della separazione tra francese antico e francese moderno: «[I francesi] hanno, dico, una lingua tutta presente, convivente, per dir così; una ingua che dell’antica ha ritenuto quel che faceva per sè, e al resto ha trovato l’equivalente o lo scambio; e a ogni modo da quel suo esser concordemente tanto adoperata ha preso una forma propria e distinta a segno che l’antica le è divenuta si può dire straniera; tanto che col linguaggio di Montaigne [...] essa non tien pure comune il nome, chiamandolo, com’ella sa, gaulois; tanto che altri, parlando dell’esperimento fatto, tempo fa, di ridurre i costui Saggi alla forma della lingua corrente, lo chiama naturalmente una traduzione» (STELLA-VITALE 2000A, p. 57).
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