MANZ. 12. 0024/01 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense

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3.

È certo ch’ella volle! Chi ella? La natura! Ma, in filosofia, anzi ogni volta che non si parli in metafora, <i> volere </i> è fare atti di volontà. E atti di volontà, non ne fanno se non le <i> persone </i>. Perchè dunque il fondamento posto dall’autore sia logico, bisogna che questa <i> natura</i> nominata da lui, sia una <i> persona </i>! È vero che, in seguito, ha fatto tutto ciò che poteva, per renderla tale, dandogli l’iniziale maiuscola. E di qui nasce il <i> dovere </i> e il <i> diritto </i>!

Luogo dell'opera: Parte prima. Capo I. Del diritto di felicità e di vita nello stato di solitudine naturale § 7
Termine o passo postillato: In ciò egli [l’amor proprio] agisce a norma delle regole della morale legislazione di natura; giacchè è certo che ella volle la conservazione della specie umana, e per conseguenza ne proibì ad ogni individuo la distruzione.