MANZ. 12. 0026-0033 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
- Osservazioni sull'esemplare
I primi sette volumi delle Œvres complétes de Ch. Rollin, contenenti la trattazione della storia delle civiltà del Vicino Oriente e della Grecia, senza postille o segni di lettura, sono collocati presso il Centro Nazionale di Studi manzoniani.
I volumi dell’Histoire romaine, originariamente in brossura, furono rilegati in tempi remoti. Il primo e l’ottavo della serie infatti furono rilegati nuovamente al momento dell’ingresso dei volumi a Brera. I volumi quinto, sesto, settimo e ottavo presentano rifilatura che intacca le postille. Viene fatto di ipotizzare che i volumi fossero fatti rilegare dal Manzoni proprio quando si trovò a leggerli e a postillarli fittamente: non solo alcune postille si collocano con tutto agio nel margine, altre invece sono sfiorate e intaccate sensibilmente (e questo sarebbe argomento non del tutto persuasivo), ma in alcuni casi accade che la diversa fenomenologia si verifichi nella stessa pagina, come nel caso delle postille 102 e 103, ospitate a p. 220 dell’ottavo volume: la prima non presenta rifilature, anzi si situa a qualche distanza dal limite; la seconda è invece danneggiata lungo tutto il margine laterale e inferiore. Analogo discorso per le postille 42 e 43, in margine a V, p. 181. I frequenti tratti a matina isolano porzione di testo a stampo cui le postille pertengono si devono con ogni probabilità all'edizione del Bonghi.- Presentazione
Charles Rollin (1661-1741), di umile estrazione sociale, chierico mai entrato negli ordini regolari, subentrò nell’insegnamento della grammatica al celebre maestro Hersan nel collegio di Plessis, divenendo in seguito professore di retorica e poi di eloquenza al Collège de France, infine rettore dell’Università e direttore del Collegio di Beauvais. Giansenista moderato, ma all’occorrenza impavido, rinunciò per le sue idee ad alte cariche e al seggio nell’Académie. Per la sua vita sobria e dedita interamente agli studi riscosse l’ammirazione dei contemporanei e degli illuministi: contribuì a liberare la storia dalla pesante ipoteca retorica e letteraria cui era soggiogata, anche se non gli vengono oggi riconosciute virtù di storico, ma al massimo di divulgatore.
Didot riproponeva la sua Histoire a ottant’anni dall’uscita (e lunga fortuna avrebbe arriso all’opera anche più avanti): ma è come se la distanza fosse di secoli. In mezzo c’è il baratro della Rivoluzione: improvvisamente la storia di un onesto, scrupoloso divulgatore, che si era guadagnato la stima degli illuministi (significativo, e di certo noto al Manzoni, l’apprezzamento di Voltaire), appariva, alla luce di una nuova letteratura e di una nuova storiografia, quale relitto di un tempo rivolto.
Non ci si può stupire che, nel bel mezzo della sua inchiesta sulla storia, tra tragedia e romanzo, il Manzoni si rivolgesse agli storici della grande scuola di Port-Royal per avere lumi e ricercare, se possibile, in quella una visione illuminata e illuminante. L’itinerario delle postille apre una grande inchiesta sulla storia sul discrimine tra tragedia e romanzo, tra l’avvio del Fermo e Lucia o gli studi preparatori della tragedia Spartaco (torneremo sull’argomento nell’introduzione al Crevier). È inchiesta del tutto fallimentare, come sottolineava Marcella Gorra nella sua lettura ancora così attuale: «La storia, la vecchia storia tradizionale, fatta dal punto di vista e ad uso dei conquistatori, è tutta da rivedere, tutta da riscrivere: questa è la convinzione che si viene formando, dagli anni giovanili, nella coscienza del Manzoni, e vi mise profondissime radici», Gorra, Postille, p. 19. La fitta serie di postille, distribuita sugli otto volumi, sembra scritta, per coerenza di rilievi, per organicità di osservazioni, tutta d’un fiato: e certo non dovette occupare un tempo lungo, né molto discontinuo: come se il Manzoni restasse catturato da un testo affascinante e repellente insieme. Osserva ancora la Gorra: «i due vecchi storici francesi dell’ancien régime ponevano sotto gli occhi del Manzoni un falso mito di virtù e di grandezza; falso mito che, come l’errore stesso, specie quando l’errore è così inveterato e così «classico», ricorre continuamente nella storia, né potrà mai essere bandito del tutto; ma che, in determinate epoche, acquista un’importanza straordinaria, anche se inconsistente e fallace», e altrove, più esplicitamente, parla dello «pseudo romanesimo che per tanti anni ci ha nauseti ed oppressi» (Postille, p. 11).
- Data della postillatura
È tra i libri acquistati verosimilmente fin dall’autunno 1819, allorché Manzoni, appena giunto a Parigi (1 ottobre), si dedica intensamente agli studi di storia e frequenta il Thierry e il Cousin. Nel gennaio del 1820 esce il Carmagnola. Nell’autunno lavora all’Adelchi e al Discorso sur alcuni punti della storia longobardica in Italia (che esce, con l’Adelchi, nell’autunno del 1822). Il 24 aprile del 1821 aveva posto mano al Fermo e Lucia. Le postille al Rollin si incuneano in questo torno di anni.
- Strumento di scrittura
- penna
- Lingua delle postille
- francese
- Tipologia delle postille
- commento
- Edizioni
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- BRAMBILLA-BONGHI-SFORZA 1883-1898 = Manzoni Alessandro, Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni, pubblicate per cura di Pietro Brambilla, da Ruggiero Bonghi e Giovanni Sforza, Milano, Rechiedei, 1883-1898 (voll. 5)
- TREVES 1962A = Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento, A cura di Piero Treves, Milano; Napoli, R. Ricciardi, stampa 1962 (La letteratura italiana, 72)
- BADINI CONFALONIERI 2012 = Manzoni Alessandro, Scritti storici e politici, A cura di Luca Badini Confalonieri, Torino, Unione tipografico-editrice torinese, 2012
- Bibliografia
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- #1776 = Manzoni Alessandro, Postille alla Storia romana di Rollin e Crevier, A cura di Marcella Gorra, Venezia, Miuccio, stampa 1945 (Lo zodiaco, 3)
- Fa parte di
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Rollin, Charles <1661-1741>Oeuvres complètes de Ch. Rollin [Postillato]
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- Comprende
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- 1 [Postillato]
- 2 [Postillato]
- 3 [Postillato]
- 4 [Postillato]
- 5 [Postillato]
- 6 [Postillato]
- 7 [Postillato]
- 8 [Postillato]
- Esemplari dello stesso insieme
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Rollin, Charles <1661-1741>1-7: Histoire ancienne. Tome 1 (-7). A Paris : de l'imprimerie de Didot Le Jeune. Chez Ledoux et Tenré, libraires, rue Pierre-Sarrazin, n. 8, 1817 [Postillato]
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MANZ. 12. 0026-0033Rollin, Charles <1661-1741>8-15: Histoire romaine. Tome 1 (-8). A Paris : de l'imprimerie de Didot le jeune. Chez Ledoux et Tenré, libraires, rue Pierre-Sarrazin, n. 8, 1818 [Postillato]
- 18: Opuscules précédés de l'éloge de Rollin par M. Saint-Albin Berville
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Rollin, Charles <1661-1741>16-17: Traité des études. Tome 1 (-2) [Postillato]
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