MANZ. 15. 0037-43 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
- Osservazioni sull'esemplare
Legatura in mezza pelle e cartone marmorizzato. Incisione in oro sul dorso. Sigla del catalogatore Domenico Bassi (lettera ms. B maiuscola) sulla carta di guardia del volume 1 I e dell’Appendice. Tutti i tomi escluso il 3.II recano sul dorso l’etichetta “Postillato”, probabilmente applicata al momento dell’ingresso in biblioteca.
- Vicenda collezionistica
donazione Brambilla
- Presentazione
Opera redatta da Monti insieme ad altri autori (tra i quali Giovanni Gherardini, Giuseppe Grassi , Giulio Perticari e Paride Zajotti) da lui scelti e coordinati. La Proposta nasce dalla volontà di denunciare, avvalendosi degli strumenti della filologia e della lessicografia, gli errori compiuti dai cruscanti. Bersagli concreti sono la Crusca veronese di Cesari, e la Quarta impressione del Vocabolario (nella ristampa pubblicata a Venezia, presso Pitteri, nel 1763), accusate di avere accolto voci inesistenti, derivate da letture scorrette dei manoscritti o dalla consultazione di fonti filologicamente non verificate. Il nucleo dell'opera è dunque costituito dall'esame di termini registrati nel Vocabolario che, secondo l'analisi di Monti, non avrebbero mai dovuto figurarvi. Pur proponendosi come serie di chiose lessicografiche e non come un sistema teorico compiuto, la Proposta rimanda a una posizione linguistica precisa, che rifiuta il modello toscano trecentesco eletto dai puristi, a vantaggio di una ideale lingua letteraria che risulti dal contributo degli scrittori, dei filosofi e degli scienziati di ogni parte d'Italia. Favorevole quindi all'inclusione nel vocabolario dei termini scientifici e tecnici trascurati dalla Crusca, Monti lamenta anche l'eccessivo ingombro di arcaismi di qualità deteriore – per esempio le varianti fonetiche, anche popolari, scherzose o corrotte, di uno stesso termine – l'abbondanza dei quali ritiene un modo di «ristorare colla ruggine degli antichi le mancanze del Vocabolario». Manzoni discute la Proposta in particolare in due opere, il Sentir messa (1835-36) - dove analizza la posizione di Monti e le sue contraddizioni in relazione al tema dell’uso, ma dedica anche una lunga nota ai saggio Degli scrittori del Trecento di Perticari; e la tarda Lettera intorno al libro «De vulgari eloquio» di Dante Alighieri, pubblicata sulla «Perseveranza» il 21 marzo 1868, dove la posizione di Perticari è affrontata in dettaglio. Accenni più circoscritti si trovano inoltre in scarti e appunti relativi alla prima, alla quarta e alla quinta redazione del trattato Della lingua italiana.
- Strumento di scrittura
- penna; matita
- Lingua delle postille
- italiano
- Tipologia delle postille
- commento; lingua; correzione
- Luoghi
- Tutti i volumi sono postillati, ad eccezione di 3.1
- Opere correlate
-
- «Sentir messa»
- Lettera intorno al libro «De Vulgari Eloquio» di Dante Alighieri
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Della lingua italiana
prima, quarta e quinta redazione
- Edizioni
-
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BRUNI 1985
= Bruni Arnaldo, Manzoni lettore della Proposta montiana in un postillato della Biblioteca Nazionale Braidense, in Studi di filologia e critica offerti dagli allievi a Lanfranco Caretti, Roma, Salerno, 1985 (Biblioteca di Filologia e critica, II/1-2), pp. 534-557
(edizione parziale)
- Comprende
-
- 1.1 [Postillato]
- 1.2 [Postillato]
- 2.1 [Postillato]
- 2.2 [Postillato]
- 3.1
- 3.2 [Postillato]
- [4]: Appendice alla Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca, contenente 1.º L'indice ragionato delle voci in essa discusse, 2.º Le nuove aggiunte e correzioni dalla lettera A alla lettera I, ... 3.º I nomi delle persone, delle opere e delle città accennate nella medesima. ... 7.º I due articoli relativi alla Proposta, già inseriti nei tomi 37. e 41. della Biblioteca Italiana, ed ora accresciuti [Postillato]
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BRUNI 1985
= Bruni Arnaldo, Manzoni lettore della Proposta montiana in un postillato della Biblioteca Nazionale Braidense, in Studi di filologia e critica offerti dagli allievi a Lanfranco Caretti, Roma, Salerno, 1985 (Biblioteca di Filologia e critica, II/1-2), pp. 534-557
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