MANZ. 12. 0024/01-0025 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
- Osservazioni sull'esemplare
Legatura in mezza pelle e cartone. Autore e titolo in oro sul dorso
- Vicenda collezionistica
donazione Brambilla
- Presentazione
Ristampa ottocentesca di una delle opere più note del giurista e filosofo piacentino Gian Domenico Romagnosi, pubblicata in prima edizione nel 1791. Romagnosi fu docente nelle Università di Parma e Pavia, quindi allontanato dall’insegnamento perché coinvolto nei processi del 1821 contro la Carboneria, da cui uscì assolto per insufficienza di prove. Il nome di Romagnosi compare nella lettera di Manzoni a Cousin del 21 febbraio 1821. All’amico francese Manzoni invia un’opera di Romagnosi, l’Assunto primo della scienza del diritto naturale, che era uscita presso Ferrario nel 1820: «J’attends Visconti qui doit me porter une lettre pour ajouter à celle-ci, et un petit ouvrage de M.r Romagnosi sur le droit naturel. Vous verrez que le bon homme se flatte, qu’on lira le blanc de son livre. Décevant espoir! Je ne sais pas si la dixième partie de la population sait lire; je sais fort bien que de ceux qui ont ce talent à peine la centième partie la met à profit; parmi les lecteurs, ceux qui entendent le noir ne sont pas le grand nombre, et encore parmi ceux-ci ceux qui entendent le noir de M.r Romagnosi sont une faible minorité : vous voyez ce qu’il a à espérer pour son blanc» (lettera 145). Manzoni ironizza qui sulla conclusione del testo di Romagnosi, dove si legge: «Io prego quindi i miei lettori di ripigliare la lettura di questo scritto e di occuparsi a rilevare non solamente il nero, ma anche il bianco del medesimo: io voglio dire a porre attenzione non solamente agli oggetti espressi, ma eziandio ai rapporti non espressi che nascono dal confronto degli oggetti esposti, ed a coglierne il risultato che ne emerge a pro degli individui e delle società». Romagnosi è ben presente nella seconda edizione del Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia (1847), dove le tesi da lui espresse in un’opera del 1832, Dell’indole e dei fattori dell’incivilimento, sono contestate nell’Appendice al capitolo terzo, che porta il titolo: Esame de’fatti allegati dal professor Romagnosi (nell’opera Dell’indole e dei fattori dell’incivilimento) per dimostrare che, sotto i Longobardi, gl’Italiani conservarono i loro municìpi, ed ebbero giudici della loro nazione. Il saggio Dell’indole e dei fattori dell’incivilimento è presente nella biblioteca manzoniana (Manz. 110013), e reca una serie di postille (vedi).
- Strumento di scrittura
- penna
- Lingua delle postille
- italiano
- Numero delle postille
- 8
- Luoghi
- Volume I
- Edizioni
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BRAMBILLA-BONGHI-SFORZA 1883-1898
= Manzoni Alessandro, Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni, pubblicate per cura di Pietro Brambilla, da Ruggiero Bonghi e Giovanni Sforza, Milano, Rechiedei, 1883-1898 (voll. 5)
(volume II, 1885)
- Bibliografia
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- VALLI 1968 = Valli Donato, Romagnosi e Manzoni tra Realtà e Storia, Lecce, Milella, 1968 (Collezione di studi e testi, 10)
- Comprende
-
- 1 [Postillato]
- 2
- 3
-
BRAMBILLA-BONGHI-SFORZA 1883-1898
= Manzoni Alessandro, Opere inedite o rare di Alessandro Manzoni, pubblicate per cura di Pietro Brambilla, da Ruggiero Bonghi e Giovanni Sforza, Milano, Rechiedei, 1883-1898 (voll. 5)
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