MANZ. 15. 0016.B/01-04 [Postillato] Milano, Biblioteca Nazionale Braidense
- Osservazioni sull'esemplare
Vocabolario milanese-italiano di Francesco Cherubini di seconda edizione, conservato nella Sala manzoniana della Biblioteca Nazionale Braidense. Solo i primi quattro tomi (A-C 1839; D-L 1840; M-Q 1841; R-Z 1843) sono stati posseduti e postillati da Alessandro Manzoni, non il quinto (pubblicato pustumo nel 1856).
- Vicenda collezionistica
Il postillato è giunto a Brera assieme ad altri libri e manoscritti manzoniani per volere di Pietro Brambilla.
- Presentazione
Giovanni Sforza, nell’antiporta del primo tomo, ha scritto: «Le postille scritte col lapis sono di mano dell’Emilia Luti; quelle scritte con l’inchiostro, del Manzoni, che ha ricalcato anche alcune di quelle delle Luti». L'attività postillatoria della Luti si interrompe alla voce Franza (II tomo, p. 172), quella di Manzoni si estende su tutti e quattro i tomi, sebbene nel III e IV le postille siano decisamente meno fitte (vd. sotto 'Descrizione della postillatura'). Tanto le aggiunte quanto le cancellature riguardano la parte italiana del Vocabolario. Intenzione dei postillatori era decrescerne la letterarietà; eliminare parole, frasi, espressioni percepite come obsolete; rendere voci e modi di dire del milanese con equivalenti tratti dall'uso vivo fiorentino. Alcune postille permettono di ipotizzare che la postillatura sia proseguita per diversi anni e che ancora negli anni Cinquanta Manzoni intervenisse su questo Cherubini (vd. sotto 'Data della postillatura'). È interessante notare come più d'una correzione sia perfettamente in linea con il passaggio dalla Ventisettana alla Quarantana. Ad esempio, dove per il milanese 'cavej ingarbiaa' (I tomo) Cherubini proponeva 'Capelli scompigliati, scarmigliati, rabbaruffati, avviluppati', Luti e Manzoni cancellano interamente e sostituiscono con 'arruffati': ugualmente, nel romanzo dove si leggeva "capelli scompigliati e insanguinati" si passa a "capelli arruffati e insanguinati" (cap. XII 37); "ciuffi scarmigliati" diventa "ciuffi arruffati" (cap. XXVIII 18); "rabbaruffate le chiome" nella prima edizione, "arruffati i capelli" nella seconda (cap. XXVIII 23). Le coincidenze tra postille e correzioni del romanzo sono segnalate di volta in volta nella trascrizione che si offre, così come i collegamenti noti con altre postille: ad esempio, alla voce 'Noeùra' (III tomo) Manzoni postilla 'Dico a nora perché socera intenda. fior.', assai simile a quanto postilla alla voce 'Suocera' del Supplimento a' vocabolarj italiani (vol. V, 1857) di Giovanni Gherardini, dove troviamo 'Dico a socera perché nora intenda. Modo proverbiale'. E la fortuna dell'espressione è duratura, visto che sarà riproposta come incipit della lettera a Ruggero Bonghi intorno al De vulgari eloquio di Dante del ’68.
- Descrizione della postillatura
Le postille riguardano oltre 600 entrate del Vocabolario e sono distribuite in maniera non omogenea su tutti i tomi (ma sono più fitte nei primi due); mentre sono innumerevoli le postille mute – cancellature, sottolineature, segni di lettura a margine. Assai di frequente Manzoni ha ricalcato postille precedentemente apposte dalla Luti. Le postille degli ultimi due tomi sono tutte di mano del Manzoni.
- Data della postillatura
L’attività postillatoria della Luti è significativa per la datazione: i rapporti tra Emilia e Manzoni cominciarono nel settembre del ’39, quando era istitutrice in casa d’Azeglio, e si intensificarono dal maggio del ’41 al maggio del ’42, ovvero durante la sua permanenza a casa Manzoni. Sono questi gli anni in cui la seconda edizione del Vocabolario milanese-italiano del Cherubini fu pubblicata: l’attenzione del Manzoni per questa nuova edizione fu dunque immediata e gli interventi correttori richiesti alla Luti, avvenuti in sostanziale contemporaneità con l’uscita del Vocabolario, ne danno conferma. Il distacco, o comunque la minore frequentazione, della Luti è probabilmente causa sufficiente a spiegare l’interruzione del suo lavoro di postillatura, avvenuta alla voce 'Franza' (II tomo, p. 172).
Alcuni indizi portano a credere che l’attività postillatoria del Manzoni su questo esemplare, o almeno una parte delle sue ricalcature e postille, sia però più tarda rispetto alla datazione supposta per quelle della Luti. Una conferma si ha nei due rimandi molto puntuali alla Parte seconda del Prontuario di Giacinto Carena, edita nel 1853, che si incontrano alla voce Compònn (dove Manzoni nota: "Componn a la longa. Comporre a dilungo. Car. arti e mest. pag. 139") e alla voce Seggèlla (con nota manzoniana: "Botticello = Carena"). Questi rimandi al Carena, oltre a dimostrare una volta di più l’importanza del Prontuario nelle riflessioni del Manzoni, sono prove di una datazione non anteriore alla metà degli anni Cinquanta.
Alla voce Struziàss (vol. IV, p. 335), che Cherubini rende con "Struggersi nelle fatiche. Stentare. Bistentare. Faticare. Arrabattarsi", Manzoni postilla "Arrotarsi" con a fianco una singolare sigla, che interpreto "N.V.". E l’idea, forse azzardata, ma suggestiva, è che possa trattarsi di un rinvio al Novo Vocabolario dove Arrotarsi ha come definizione «Darsi molta fatica, Adoperare tutte le industrie», dunque equivalente al milanese ‘Struziàss’. A sostegno della congettura c’è una lettera dell’ottobre del ’69 in cui Manzoni racconta a Stefano Stampa di aver trascorso «varie serate nel sentire la lettura d’una bona parte della lettera A del vocabolario».- Strumento di scrittura
- penna; matita
- Lingua delle postille
- italiano
- Tipologia delle postille
- lingua; traduzione; correzione; rinvio ad altri testi
- Numero delle postille
- Diverse centinaia.
- Luoghi
- Margini della pagina.
- Segni di lettura
- sottolineature, segni a X
- Opere correlate
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- [Per un Vocabolario dell'uso fiorentino]
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Sulla lingua italiana. Lettera al signor cavaliere consigliere Giacinto Carena
Alcune postille contengono rimandi alla Parte seconda del Prontuario del Carena
- Bibliografia
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- FERRARI 2017 = Ferrari Jacopo, Sulle postille inedite manzoniane alla seconda edizione del Vocabolario milanese italiano di Francesco Cherubini, in «Studi italiani di linguistica teorica e applicata (Centro Interfacoltà di Linguistica Teorica e Applicata. Università di Bologna)», XLVI, 1, 2017, pp. 95-108
- DANZI 2001 = Danzi Luca, Lingua nazionale lessicografia milanese. Manzoni e Cherubini, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2001 (Letteratura, 7)
- BARBI 1939A = Barbi Michele, Piano per un’edizione nazionale delle opere di Alessandro Manzoni, in «Annali manzoniani», 1, 1939, pp. 23-153
- CARTAGO 2013 = Cartago Gabriella, Un laboratorio di italiano venturo: postille manzoniane ai testi di lingua, Milano, Centro nazionale studi manzoniani, 2013 (Quaderni Manzoni, 10)
- Comprende
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- 1: A-C / di Francesco Cherubini [Postillato]
- 2: D-L / di Francesco Cherubini [Postillato]
- 3: M-Q / di Francesco Cherubini [Postillato]
- 4: R-Z / di Francesco Cherubini [Postillato]
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